Tra i gli spuntini rapidi, veloci e con zero sforzo, troviamo sicuramente i crackers, un ottimo alleato per chi vuole sgranocchiare qualcosa apparentemente senza esagerare. La forma sottile e leggera, quasi eterea, infatti, ci può trarre in inganno, eppure i crackers non sono tutti uguali.
Il biscotto salato per eccellenza è sicuramente il cracker. Inventato nel 1801 dal panettiere americano Theodore Pearson, nel giro di niente questo snack ha conquistato tutto il mondo tanto da trovare decine e decine di varianti di crackers diversi al supermercato. Ce ne sono infatti per tutti i gusti. Semplici, aromatizzati, col riso soffiato sopra per i più fit o integrali, in molti casi a fare la differenza però, è proprio il packaging quando facciamo la spesa.
![Crackers](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2022/06/Biscotto-14.06.2022-ecocultura.it_.jpg)
Comprare, infatti, è un’esperienza la maggior parte delle volte, proprio per questo i nostri acquisti spesso risentono delle sensazioni del momento. Ma non è detto che sia sempre una decisione saggia ed efficace. Anche per i crackers, infatti, è importante leggere la lista degli ingredienti per capire cosa stiamo effettivamente consumando.
Insomma, tra i gli spuntini rapidi, veloci e con zero sforzo, troviamo sicuramente i crackers. Si tratta di un ottimo alleato per chi vuole sgranocchiare qualcosa apparentemente senza esagerare. La forma sottile e leggera, quasi eterea, infatti, ci può trarre in inganno, eppure i crackers non sono tutti uguali.
Crackers sì, ma con moderazione
In un articolo di Green Me si legge proprio quali crackers siano i migliori, grazie al sapiente aiuto di Roberta Martinoli, medico e nutrizionista. Innanzitutto, come dicevamo prima, alla base di una scelta consapevole, non ci può essere altro se non leggere cosa stiamo comprando. In altre parole, dobbiamo capire cosa contengano non solo i crackers, ma qualsiasi cibo industriale che troviamo tra gli scaffali dei supermercati.
![Non tutti salutari](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2022/06/biscotto-1-14.06.2022-ecocultura.it_.jpg)
In quest’ottica, la dottoressa Martinoli spiega come i migliori crackers siano quelli che contengono farina integrale vera e non ad esempio di grano tenero di tipo 0. Spesso, infatti, anche i biscotti salati più salutari, in realtà, sono il risultato di un processo industriale che poco ha a che fare con una spesa critica. Ma non solo.
Sarebbe meglio comprare crackers privi di grassi o perlomeno senza olio di palma e lievitati con lievito naturale e che non abbiamo, infine, tracce di sciroppo di glucosio-fruttosio o di farine maltate, alla base dell’industria alimentare. Alla fine del processo di impasto tramite le farine maltate, però, restano gli zuccheri che caramelizzano poi in fase di cottura.
![Caramelizzazione](http://www.ecocultura.it/wp-content/uploads/2022/06/Buiscotto-2-14.06.2022-ecocultura.it_.jpg)
Tuttavia, come spiega sempre la nutrizionista, il processo di caramellizzazione rilascia tra gli ingredienti che poi non compaiono nella confezione anche l’acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena. Ma se non avete voglia o tempo di preparare dei più sani e semplici crackers fatti in casa, fatte attenzione agli ingredienti.