I cambiamenti climatici minacciano il cibo | Ecco cosa stiamo rischiando

I problemi legati ai cambiamenti climatici stanno minacciando oltre un terzo della produzione di cibo nel mondo. Miliardi di persone sono a rischio. Se la situazione del pianeta non cambierà entro breve vivremo delle vere e proprie carestie.

A causa delle alte temperature, della forte siccità o, al contrario, delle manifestazioni piovose intense e a carattere temporalesco, si prevede che tra circa 60 anni in alcune zone del mondo, produrre cibo diventerà impossibile.

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Se la produzione di cibo diminuisse ulteriormente i bambini dei paesi più poveri morirebbero a migliaia (foto pixabay)

Se questo scenario si dovesse realizzare sarebbe una situazione davvero drammatica, considerando le persone che già soffrono la mancanza di cibo, sopratutto nei paesi poveri. Con un aumento della fame nel mondo i bambini di queste aree sarebbero i più colpiti.

Save the Cildren, che da sempre si occupa della situazione catastrofica nei paesi poveri, avverte che crisi climatica e aumento della fame saranno una combinazione che porterà alla morte milioni di bambini già in grave difficoltà.

Anche il Papa, qualche mese fa, ha posto l’attenzione sul conflitto che si crea tra cibo e mercato. Il Papa ha chiesto che questa logica venga messa da parte per dare risalto a quanto sia più importante sfamare delle persone rispetto al profitto che se ne può trarre.

Come  muoversi per evitare che il cibo diminuisca a causa dei cambiamenti climatici

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Continuare a lavorare sull’abbassamento delle emissioni di Co2 è un primo importante passo (foto pixabay)

Sconfiggere la fame è quindi uno tra i primi obiettivi che sono stati messi nell’agenda 2030 del G20. È un intento molto ambizioso, ma che si spera si riesca a realizzare per il bene di milioni e milioni di persone.

Cosa si sta cercando di fare affinché la situazione migliori e non si debba incorrere nel rischio di affamare ulteriormente i paesi già in difficoltà e creare nuove zone a rischio? Gli studi si stanno portando avanti.

Continuare il percorso per abbassare le emissioni di Co2 è di per se un grande passo. Sarebbe necessario investire ancora di più nella produzione di energia verde, incentivando anche l’utilizzo nei domicili dei pannelli solari.

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Da qualche anno si stanno costruendo serre tecnologiche nel deserto (foto seawatergreenhouse.com)

Abbiamo anche già conosciuto il robottino che sta seminando nel deserto trovando delle zone compatibili con la vita vegetale nonostante il calore. Sempre nel deserto si sta dando spazio a tecnologiche serre che grazie ai pannelli solari sono autosufficienti.

Fortunatamente le persone stanno diventando più consapevoli dei problemi legati al nostro pianeta e in molti cercano di fare qualcosa anche nel loro piccolo. Bisogna però necessariamente fare molto di più.

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