Allerta salame: rischio salmonella, parla il Ministero della salute

L’avviso nella pagina ufficiale del Ministero della Salute parla chiaro: il salame cacciatore di una nota azienda è pericoloso per la salute! Fare la spesa non è un gioco, specialmente quando si tratta di prodotti che si rivelano nocivi. 

Il salame è un prodotto che comunemente viene consumato nella cucina Mediterranea, ma con le giuste quantità. Trattandosi di un alimento con grasso, oltre che ad essere un insaccato, è bene farne un uso moderato. In questo caso però il problema va oltre. Poiché una zona molto rinomata che lo produce in maniera autoctona rappresentando un’eccellenza del territorio, è protagonista dello spiacevole evento. Venire a conoscenza del fatto che è contaminato da batteri dannosi alla salute umana e che potrebbe causare malattie come listeria e salmonella, preoccupa la comunità. Ecco cosa è necessario sapere.

salame rischio salmonella
fonte: creato da Canva

Innanzitutto, cosa sono la salmonella e la listeria? Sono due infezioni batteriche che contaminano prodotti come il salame in questione. La prima è il contagio più comune, anche se ne esistono circa 2000 e più sottotipi, ma nella maggior parte dei casi la si riconoscere perché causa potenti gastroenteriti, febbre, mal di testa e malessere intestinale.

La seconda, causata dal batterio Listeria monocytogenes, è proprio dovuta all’ingestione di cibo contaminato. La si trova comunemente in pesce affumicato, latte e uova non pastorizzate, carne cruda, e in tutti quei prodotti di facile uso, ma al contempo ricchi di conservanti, cioè i preconfezionati.

Il prodotto in questione proviene da una zona rinomata, ma che in questo caso ha destato una situazione di caos. Tanto che ne è stato richiesto l’immediato ritiro. Ecco che tipologia di salame, e nello specifico il lotto a cui fare attenzione.

Salame ritirato dagli scaffali: parla il Ministero della Salute

Diciamo che il periodo di malessere dovuto al consumo dell’alimento può variare da soggetto a soggetto. Infatti, i più fragili sono coloro che potrebbero davvero metterci più di una settimana a riprendersi, e i sintomi non compaiono quasi mai subito. Diciamo che subentrano circa dopo 6, ma anche 72 ore! Come già detto il Ministero della salute parla chiaro, avvisa con la massima urgenza i consumatori al ritiro del salame, anche perché è quello di un noto marchio.

ministero su salame
fonte: creato da Canva

Si tratta del salame cacciatore della Villani S.P.A. di Castelnuovo Rangone, Modena. Il territori è rinomato per la produzione di insaccati, tra i quali proprio questo. Infatti, l’avviso afferma proprio la possibilità di rischio microbiologico. Il lotto è il numero 240222-26/01/22.

Mentre il marchio di identificazione dello stabilimento è CE It 68. Bisogna fare attenzione alle sue caratteristiche, poiché venduto sfuso a 170g, e la data di scadenza è il 15/07/2022.

L’alimentazione va curata, specialmente in casi nei quali c’è la possibilità di pregiudicare la salute. L’invito è quello di non consumarlo, e di riportare il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato.