Acquistare capi di abbigliamento dal colosso del fast-fashion H&M è veramente la scelta giusta in fatto di sostenibilità? Scopriamo insieme quali sono le azioni del brand svedese in materia di moda sostenibile, per diventare sempre più consumatori consapevoli!
È arrivato il momento di cambiare. Mai come in questo periodo storico esiste la reale necessità di cambiare il nostro modo di vivere il quotidiano. Pensiamo ad esempio alle nostre azioni di tutti i giorni. Ciò che per noi ieri sembrava un’abitudine del tutto normale e innocua adesso siamo coscienti di quanto invece possa essere nociva per il nostro pianeta e luogo in cui viviamo. Perché può sembrare banale, ma il primo passo verso la realizzazione di un mondo migliore deve partire da noi. Ad esempio, qual è il vostro approccio nei confronti della moda? E siete sempre consapevoli di ciò che acquistate?
Siamo abituati a sentire sulle news, giornali e social la parola fast-fashion. Cosa significa veramente?
Non è una tendenza, ma una vera industria. I produttori di fast-fashion sono colossi del settore della moda che hanno la capacità di produrre in grandissime quantità e in tempi brevissimi capi al passo con le tendenze, di qualità medio buona che possano essere acquistati dai consumatori in grandi quantità e a prezzi super accessibili.
Adesso starete pensando, non c’è niente di male, vero? Dobbiamo vedere tutte e due le facce della medaglia, perché se da un lato abbiamo shopping di buona qualità a basso costo, dall’altro dobbiamo vedere i costi dell’azienda. Come paga i lavoratori, le condizioni degli impiegati. Sotto il punta di vista ecologico dobbiamo capire quali materiali vengono utilizzati, le materie prime e come l’energia utilizzata per tenere attive le fabbriche.
Sono tutte questioni che dobbiamo sempre tenere a mente quando decidiamo di fare shopping, per avvicinarci sempre di più ad uno shopping giusto e consapevole.
Conosciamo tutti il brand svedese H&M, che da anni è nel settore della moda uno dei principali produttori di fast-fashion. E quindi qual è l’approccio del brand nei confronti del pianeta? E quali sono le strategie che H&M si prefissa di utilizzare per ridurre i consumi di materie prime e di fonti primarie? Scopriamolo insieme!
H&M e sostenibilità: cerchiamo il cartellino verde per una scelta “conscious”.
Molti brand hanno adottato la tecnica distintiva per mostrare con chiarezza al consumatore quali capi sono stati prodotti seguendo le proprie regole in fatto di ecologia e sostenibilità. Quali sono le decisioni del brand svedese H&M? E come riconosciamo i capi realizzati secondo queste regole?
Il brand H&M sta seguendo due strade parallele.
La prima è attraverso il cartellino verde: con la scritta “conscious choice” il consumatore è consapevole che il capo scelto viene prodotto attraverso alcune tecniche. Il 50% dei materiali utilizzati sono di origine sostenibile, come il cotone biologico o il poliestere riciclato.
La seconda strada che H&M vuole intraprendere è più grande e complessa: l’obiettivo del brand è quello di realizzare capi che siano interamente prodotti con materiali riciclati o che provengano da fonti sostenibili entro il 2030.
Considerato ciò H&M può essere un sinonimo di sostenibilità? Possiamo dire di si: il brand si impegna e tiene a cuore le problematiche ambientali. Mostra al consumatore attraverso il cartellino cosa sta acquistando e si prefissa obietti importanti da portare a termine entro il 2030. Ma non basta un unico brand per modificare tutto il settore della moda. Cerchiamo anche noi nel nostro piccolo di apportare delle modifiche alla nostra quotidianità. Acquistiamo meno, ricicliamo di più. Modifichiamo i capi che non indossiamo invece di buttarli. Sono piccole azioni, facili da portare a termine, che possono veramente fare la differenza!