Un acchiappasogni per il sonno dei nostri bambini. Se hanno paura degli incubi aiutiamoli a superarli. Loro saranno più tranquilli e noi ci sentiremo meno impotenti. Vediamo come costruirlo insieme a loro assemblando pochi e semplici oggetti.
Un urlo nella notte e un pianto infinito. Poi la paura di tornare a letto e chiudere gli occhi. Quante volte è successo ai nostri figli di non riuscire più a dormire dopo un sogno che li aveva molto spaventati? Alle mie figlie molto spesso.
Le notti che venivano dopo aver fatto dei sogni che le avevano particolarmente agitate erano poi piene di difficoltà. Non si volevano coricare, volevano la luce accesa, dovevo rimanere con loro fino a che non avevano preso sonno.Favole e canzoni a profusione.
Il risultato però non era mai quello sperato. Si addormentavano talmente angosciate che poi, in mezzo alla notte, si svegliavano perché avevano fatto un altro, nuovo brutto sogno. O anche lo stesso, se questo riguardava qualche mostro che le inseguiva.
Nel periodo più critico, che per me è andato dai 3 agli 8 anni circa, il momento del sonno era diventato talmente pieno di ansia per tutti che, alla fine, nessuno di noi dormiva bene. Loro perché avevano paura di sognare, noi perché avevamo paura che sognassero.
Se non si tratta di pavor nocturnus o sonnambulismo, ho poi scoperto però un modo semplice per riuscire a tranquillizzarle e a farle tornare dormire di nuovo con serenità. Un metodo che utilizza un vecchio oggetto mistico che possiamo creare anche noi.
L’acchiappasogni, l’oggetto che incanta il sonno dei bambini
L’acchiappasogni è un amuleto dei nativi americani. È nato per proteggere la notte dagli incubi e per scacciare le energie negative che rendono i bambini agitati nel sonno. Potrebbe essere paragonato ad un incantesimo utilizzato per proteggere i nostri figli.
Il popolo degli indiani Sioux attribuiva all’acchiappasogni il potere di in trappolare, nella sua rete centrale, negatività e incubi. Dalle piume, invece, scendevano energie positive e bei sogni. In questo modo la notte poteva passare in tranquillità ed essere ristoratrice.
Presa dallo sfinimento decisi quindi di raccontare alle mie figlie la leggenda di questo oggetto e di buttarmi, insieme a loro, in una sua realizzazione artigianale. In verità dovrebbe esser fatto di legno di salice, ma anche con la plastica riciclata è andata benissimo.
L’acchiappasogni casalingo ha comunque funzionato con entrambe. Misticismo a parte, la sola idea che l’acchiappasogni avrebbe assorbito tutti i loro brutti sogni le ha tranquillizzate così tanto che i brutti sogni sono davvero, quasi del tutto, scomparsi.
