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Curiosità

La metà mancante del Colosseo: ecco quando e come è stata distrutta

Il Colosseo è uno dei simboli per eccellenza dell’Italia: è celebre in tutto il mondo e moltissimi accorrono ogni anno per visitarlo. Ma sapete perché c’è una metà mancante?

Quando parliamo dell’Italia e in particolare di Roma, la nostra mente non può non figurarsi l’immagine del meraviglioso Colosseo. Monumento che inizialmente si chiamava Anfiteatro Flavio, è infatti l’anfiteatro romano più grande al mondo.

Colosseo (foto Pixabay)

Nel 1980 è stato tra l’altro inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Nel 2007, inoltre,  diventato l’unico monumento europeo riconosciuto fra le “Nuove sette meraviglie del mondo” dopo un concorso organizzato da NOWC (New Open World Corporation).

Venne chiamato ufficialmente Colosseo nel Medioevo: secondo alcuni il nome deriverebbe dal latino “colosseum” (“colossale“), mentre per altri sarebbe dovuto alla vicinanza della colossale statua dell’imperatore Nerone che sorgeva vicino al monumento.

In antichità veniva utilizzato per i combattimenti dei gladiatori e altri eventi pubblici come spettacoli di caccia, battaglie navali, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica. Dopo il VI secolo è caduto in disuso. Ma sapete perché gli manca una metà? Ve lo spieghiamo noi!

Perché al Colosseo manca una metà

Colosseo (foto Pixabay)

Tutti coloro che lo hanno visitato se ne saranno accorti: il Colosseo non rappresenta un’opera finita, o almeno lo era ma ha perso una metà nel corso del tempo. Una perdita che, in realtà, forse gli conferisce ancora più fascino e lo rende così particolare.

Ad ogni modo, il Colosseo perse una sua metà a causa di un evento naturale catastrofico. Parliamo di un enorme terremoto, avvenuto nel 1349 con epicentro nell’Appennino Centrale. Roma non è considerata una città ad alto rischio sismico, ma capita che risenta dei terremoti violenti che avvengono lungo la penisola.

La parte del Colosseo dove è avvenuto il crollo, tra l’altro, si erge sopra un terreno poco compatto e costituito da sedimenti del fiume. Un’altra parte invece, per intenderci quella rimasta in piedi, poggia su un terreno più solido in quanto sono presenti rocce vulcaniche.

Per questo motivo, solamente una parte di Colosseo è crollata a causa del propagarsi delle onde sismiche del terremoto lungo il terreno più morbido. Ci furono poi altri terremoti che provocarono danni di minore entità: negli anni 442, 484, 1231, 1255, 1349 e 1703.

Anche se ne sopravvive solo un pezzo, il Colosseo resta uno dei monumenti più pittoreschi non solo della nostra bellissima Italia ma anche di tutto il mondo. Ne sono testimonianza anche le tantissime persone che ogni anno si mettono in fila per poterlo ammirare.

Tania Gandola

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